Bene, ho voluto la bicicletta? E ora pedalo. A dire il vero, più che la bicicletta, ho voluto iniziare ad utilizzare la bici da spinning, che molti chiamano anche impropriamente cyclette, ed a correre pensando che fosse un’attività come un’altra, anzi a dire il vero la più semplice alla quale mi potessi dedicare. Invece, a forza di starci dentro, ho capito che non è assolutamente così.

Anche per andare a correre c’è bisogno di un po’ di nozioni da conoscere e da custodire in maniera molto attenta per non rischiare di sbagliare. Per esempio, qualche tempo fa, su un gruppo Facebook nel quale mi trovo a discutere spesso con altri utenti con la mia stessa passione, ho visto parlare di intimo tecnico. Che cosa? E questo ora che è? Ho pensato subito.

Mi è preso un mezzo infarto, penso a quanto ho pagato il cardiofrequenzimetro – che non sapevo neppure esistesse -, avevo paura che anche in questo caso avrei dovuto sborsare fior di quattrini preziosi. In realtà questo tipo di intimo è quello in poliammide, poliestere o elestane, dei materiali molto elastici e ottimi per mantenere tutto solido e fermo al proprio posto. Fortunatamente, quando ho iniziato a correre, ho comprato in modo totalmente casuale e dettato dall’importo riportato sull’etichetta esattamente dell’intimo di questo tipo.

E’ il migliore per chi fa sport in generale, specialmente per chi corre, perché nel mio caso, avendo un seno molto abbondante, ho temuto per molto tempo di rischiare di trovarmelo cadente da un momento all’altro. Per fortuna ho seguito, per una volta, i consigli che mi sono stati dati e sono corsa subito ai ripari, altrimenti adesso la frittata sarebbe già stata fatta.

Devo andare, però, a comprare i capi per la prossima stagione perché ho visto che ce ne sono di diversi tipi a seconda del periodo freddo o caldo dell’anno.